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estate 1976

la realizzazione di un'idea

L'embrione dell'attuale museo, aperto al pubblico l'11 aprile 1981, è da collocare nell'estate del 1976 quando la "Commissione speciale Fondazione Albisetti", incaricata della sistemazione dei lasciti dello scultore stabiese Natale Albisetti nelle sale del vecchio palazzo scolastico, immagina anche la realizzazione di un progetto che prevedesse una biblioteca, un museo permanente e una sala per le riunioni.

Nella pubblicazione che racconta "I primi 10 anni" leggiamo, dopo il saluto del Sindaco, un’introduzione di Gino Macconi il cui titolo è
“La realizzazione di un’idea”.  
Scrive Macconi:

Il lavoro di preparazione del nostro museo rurale durò alcuni anni. Mi aiutavano un buon numero di amici.
Non posso ricordarli tutti, l’elenco sarebbe molto lungo.  
[...] Non eravamo specialisti, museologi ma [...]  eravamo tutti animati da una grande passione.

[...
] I fruitori  ideali del museo, erano - per me - i giovani, coloro che la civiltà contadina della nostra regione non avevano potuto conoscere di persona. L'impostazione del museo, la disposizione degli oggetti, dovevano quindi tenere conto soprattutto della possibilità di fruizione da parte di scolari, di giovani studenti. Optai perciò per un metodo espositivo di tipo descrittivo, didattico, che prediligesse l'aspetto ergologico più che la ricostruzione di ambienti. 

Una grande passione, per riprendere le parole di Gino Macconi, che ha dato vita a un Museo che in 37 anni di vita ha realizzato 80 mostre (di cui 32 tematiche) e ospitato oltre 155'000 visitatori. 

Curatori del Museo:

2017 - oggi    Monica Rusconi
2011 - 2017    Marta Solinas
1981 - 2011    Sergio Pescia

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