Le principali malattie del baco sono la pebrina, la flaccidezza, il calcino e il giallume.
La pebrina è contagiosa ed ereditaria e può colpire il baco in qualsiasi momento della sua vita, anche prima della nascita. La larva smette di mangiare, non cresce, si indebolisce fino alla morte. La malattia è riconoscibile sul corpo del baco, che si riempie di macchie inizialmente gialle e brune e nere in seguito. Nel 1860 in Ticino si verificò una grave epidemia di pebrina, che compromise seriamente l’allevamento del baco.
La flaccidezza si manifesta soprattutto quando il baco compie le mute nella sua età larvale ed è quindi più debole. La larva non mangia e non si muove e il suo corpo si gonfia, assumendo un colore rosaceo.
Il calcino uccide il baco in circa un giorno, facendolo smettere di mangiare e di muoversi e donandogli un colore rosaceo. Il corpo del baco perde elasticità fino alla paralisi, che lo riduce simile a un pezzo di calce, e alla morte.
Il giallume fa assumere al baco un colore giallastro. La larva si gonfia così tanto che le zampe rientrano e il baco, rallentato, smette di mangiare e muore. Un liquido denso di colore giallo-biancastro si sostituisce al sangue.