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  • 1 sala espositiva (1P)

  • mostra a due livelli espositivi: bambini e adulti

  • 600 opere esposte

  • mostra a tema realizzata appositamente per essere esposta al Museo

  • 3 anni di lavoro

  • attività per bambini in sala (partendo dai calchi di alcune delle opere esposte possono colorare)

la mostra in sintesi

la mostra in sintesi
alcune fotografie
cosa aspettarsi da questa mostra

cosa aspettarsi da questa mostra

Un'esplosione di colori che avvolge e disorienta! Sono davvero tantissime le galline, i conigli e gli animali da cortile che vi osservano dalle pareti. Ma non solo animali, anche donne, bambini, figure ancestrali. E poi, a osservarvi con curiosità, ci sono anche 510 occhi di maschere ricavate da confezioni delle uova.

Qui di seguito il testo scritto dall'artista Gloria Antezana per presentare la mostra:

In questa esposizione al Museo della civiltà contadina di Stabio la mia intenzione è stata focalizzarmi sul fatto che gli animali domestici (pennuti e conigli ed altri) collaborino con gli esseri umani fin da quando la civiltà era agli inizi, per la sopravvivenza. In tutte le civiltà del mondo il totem gira intorno a questa riconoscenza reciproca. Quindi ho creato degli specchi pittorici dove il mondo brut si presenta attraverso l'inspirazione che questi animali hanno stimolato nella mia creatività.
L'animale è sempre un sostegno domestico, economico, sia esso alimentare o di compagnia. In questo caso ho voluto metterli al centro, producendo uno sguardo riconoscente.

Il mondo è più sofisticato di quello che pensiamo e questi animali sono la poesia che è anche decorativa nel nostro inconscio collettivo, anche se noi li vediamo ogni giorno, mai ci soffermiamo a guardarli veramente e ho voluto quindi posare i miei sentimenti su di loro in modo grato.
La natura è poetica e non la non ringraziamo mai abbastanza.

Gloria Antenzana

Gloria Antezana

Mi chiamo Gloria Antezana, sono cresciuta a Stabio e sono una poetessa, artista pittrice e illustratrice d'arte, svizzero-cilena e vivo a Ginevra.
Ho studiato le belle arti a Firenze, Milano, Parigi e Zurigo.
La mia pittura è anarchica e ossessiva, un viaggio tra il figurativo, l'arte Brut, e il trash art, la poesia dell'immagine a spasso col colore è il mio cammino.
Uso fondamentalmente acquarelli, inchiostro di china, matita e matite colorate, e in questa occasione ho usato le scatole delle uova riciclate in maschere arcaiche.
Per me è importante la vibrazione del colore e il messaggio collaborativo fra temi estranei ma di simili intenzioni.

Spero di aver potuto dimostrare con questo contributo la mia riconoscenza; per me è un onore essere esposta a Stabio, in un così interessante luogo, in un paese che mi ha vista crescere e dove tante persone mi hanno sostenuta e guidato la mia carriera.

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