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Dove veniva conservato il fieno?

Il fieno veniva generalmente conservato in appositi edifici chiamati fienili, che potevano essere dedicati esclusivamente a questo scopo oppure occupare la parte superiore di una stalla con la quale erano in comunicazione grazie a un’apertura (spesso a botola) nel pavimento che agevolava il trasferimento del fieno dal luogo di conservazione a quello di consumo.
In casi più rari il fieno poteva venire conservato all’aperto, in alti mucchi (covoni) generalmente di forma conica, resi saldi da un palo conficcato al loro centro nel terreno, per ridurre il contatto del fieno con gli agenti atmosferici e preservarne la qualità. Grazie alla forma conica, infatti, la pioggia defluiva più facilmente dalla sommità verso il basso evitando perdite di qualità nutritive per dilavamento e diminuendo il rischio che l’umidità creasse processi di fermentazione tali da rendere inutilizzabile il fieno.

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