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Cos’è il tagliafieno e qual era il suo utilizzo?

Il tagliafieno, come suggerisce il nome, era l’attrezzo utilizzato per tagliare il fieno conservato nel fienile o all’aperto che si presentava compresso e a tal punto compatto da necessitare di uno strumento di taglio. Il tagliafieno era quindi usato per sezionare blocchi di fieno da somministrare agli animali ma anche per eseguire tagli con lo scopo di gestire correttamente il processo di fermentazione del fieno conservato.
Il tagliafieno azionato sfruttando la forza del piede è costituito da un manico di legno infisso su un’ampia lama (disposta parallelamente) concava o sporgente al suo centro e generalmente dotata di una staffa in metallo per l’appoggio piede. Impugnandolo dal manico, la lama veniva conficcata nel fieno e premendo col piede si eseguiva il taglio.
Il tagliafieno azionato con la forza delle braccia è generalmente costituito da un manico di legno su cui è fissata una lama a mezzaluna, che si azionava con movimenti alternati di trazione e di spinta. Meno diffuso è il tagliafieno costituito da un’unica barra in metallo, provvista di due manici di legno per consentirne l’impugnatura, da cui era ricavata una lama seghettata, che veniva manovrata similmente a una sega.

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